Nel cementificio diretto da Ontani viene trovato il cadavere di un giovane operaio. I Carabinieri iniziano subito le indagini: la vittima era fidanzato con la figlia di un suo collega, ma l'aveva lasciata quando già avevano deciso di sposarsi. Il padre della ragazza non ha mai accettato il suo comportamento e lo ha più volte minacciato: per questo viene iscritto nel registro degli indagati. Dall'autopsia emerge che il giovane è morto per avvelenamento da cianuro, e che poi è stato trasportato nella fabbrica; qualche giorno prima di morire, la vittima aveva avuto una colluttazione con il cognato di Ontani, da poco tornato dalla Gran Bretagna per prendere possesso dell'azienda. Ontani, infatti, iniziò a lavorare come operaio, poi si innamorò di Maria Grazia, la figlia del proprietario, la sposò e venne nominato direttore. Il fratello di Maria Grazia ha vissuto all'estero per tanti anni, ma ora vuole cacciare via il cognato e dirigere il cementificio. Maria Grazia adesso è un alcolista depressa che fa uso di psicofarmaci, ed era l'amante della vittima.